Di recente, TikTok e WeChat hanno potuto festeggiare per la cancellazione dell’embargo americano voluto da Donald Trump. Il nuovo presidente della Casa Bianca, Joe Biden, ha infatti revocato la decisione del suo predecessore.
Tuttavia, le tensioni tra Washington e Pechino sono ben lontane dal placarsi come dimostrano le sanzioni contro Huawei non ancora revocate. E per tornare alle applicazioni cinesi, l’amministrazione di Joe Biden vuole essere ferma e intransigente nei loro confronti per assicurarsi che non rappresentino un problema in termini di sicurezza informatica.
Divieti e citazioni in giudizio
Citando fonti vicine alla vicenda, Reuters ci dice che in un ordine volto a proteggere i dati privati degli americani, Joe Biden potrebbe costringere alcune applicazioni cinesi a prendere misure più stringenti in questa direzione se vogliono evitare un ban statunitense.
I responsabili di queste applicazioni potrebbero ricevere citazioni in giudizio per comparire davanti al Dipartimento del Commercio. Queste misure farebbero parte di un progetto nazionale di difesa dai tentativi di spionaggio e destabilizzazione in arrivo da Cina e Russia.
Le app cinesi non sono fuori pericolo
Concretamente, è Gina Raimondo, Segretario degli Stati Uniti per il Commercio, che potrà decidere quale domanda merita di essere esaminata secondo alcuni criteri. Le piattaforme che possono essere prese di mira non devono essere “di proprietà, controllate o gestite da una persona o entità che supporta le attività militari o di intelligence di un avversario straniero come la Cina o la Russia”, si legge a Reuters.
A tal proposito, TikTok e WeChat potrebbe quindi essere nuovamente nel mirino degli Stati Uniti per un potenziale ban.
In sintesi, l’amministrazione di Joe Biden non sta cercando di fare omaggi alla Cina. Tuttavia, nel suo operato, il nuovo presidente degli Stati Uniti sembra volere applicare una strategia più diplomatica Donald Trump.