Imparare a leggere è un processo lungo e complesso per ogni bambino ma ci sono 32 milioni di bambini sordi nel mondo che affrontano una sfida ben più difficile. Devono imparare a interpretare le parole che vedono sulla pagina senza utilizzare il sistema fonetico basato sul suono su cui la maggior parte dei bambini fa affidamento grazie a insegnanti e genitori che ripetono le parole.
Huawei crede di aver trovato una soluzione a questo problema e ha realizzato una propria app gratuita chiamata StorySign che utilizza una combinazione di realtà aumentata e intelligenza artificiale per mostrare il linguaggio dei segni accanto al testo mentre il bambino legge.
L’iniziativa è stata presentata ieri a Milano nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel flagship store di Huawei, nel nuovo shopping center di Citylife. Gli onori di casa li ha fatti Isabella Lazzini, Marketing & Retail Director dell’azienda (nella foto).
Ma come funziona StorySign. Quando l’app è aperta, un personaggio di nome Star, creato da Aardman (gli animatori dietro a Wallace e Gromit), riconosce e mima il contenuto per il bambino, evidenziando ogni parola mentre legge.
L’idea è quella di migliorare l’esperienza di apprendimento per i bambini non udenti che al momento non ricevono particolari aiuti dalla tecnologia.
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L’app, che la società ha rilasciato lunedì in 10 Paesi in tutta Europa, è compatibile con un solo libro (Where’s Spot?). Si tratta di un lancio iniziale nel solo Regno Unito con una compatibilità ristretta al sistema operativo Android. L’idea e lo sviluppo rimangono comunque importanti e nonostante queste limitazioni iniziali, la speranza è che lavorando con un partner editoriale come Penguin la libreria di titoli cresca sempre di più.
“In Huawei, crediamo fortemente nel potere dell’Intelligenza Artificiale e nella differenza che la tecnologia può fare nel mondo“, commenta Andrew Garrihy, CMO Huawei Western Europe. Abbiamo dato vita a StorySign per aprire i bambini non udenti alla lettura e per permettere loro di vivere, insieme alle famiglie, il momento della favola della buonanotte. Speriamo che StorySign sensibilizzi tutti sulla difficoltà che i bambini sordi hanno a imparare a leggere e a scrivere. Ci auguriamo che le persone siano incoraggiate a donare e a supportare gli Enti di beneficenza con cui stiamo collaborando in tutta Europa”