La dipendenza da smarpthone sta causando una diminuzione di felicità tra gli adolescenti che trascorrono sempre più tempo in attività digitali come chat, giochi, social network e messaggi di testo e meno nelle interazioni fisiche, nello sport e nella lettura di libri e giornali.
Questo è quanto emerge da un nuovo studio condotto da Jean M. Twenge, un professore dell’Università di San Diego specializzato in psicologia. Twenge ha ricercato un legame tra felicità e tempo passato sul display in collaborazione con i suoi colleghi di SDSU e dell’Università della Georgia analizzando i dati della ricerca di Monitoring the Future. Come parte dello studio, i ricercatori hanno intervistato oltre un milione di studenti negli Stati Uniti dell’8°, 10° e 12° grado, con l’obiettivo di misurare la frequenza del tempo trascorso davanti ai propri dispositivi mobili e computer in rapporto all’impegno verso le relazioni sociali.
Lo studio ha rivelato che più tempo si passa sullo schermo, più alto sarà il grado di infelicità. Al contrario, gli adolescenti che si soffermano più sul mondo fisico che sull’universo virtuale, erano decisamente più felici delle loro controparti. Tuttavia, non c’è stata alcuna dimostrazione scientifica sul fatto che l’infelicità porti a un maggiore uso di dispositivi mobili e computer per l’utilizzo di giochi, social media e messaggi di testo.
Un sondaggio separato condotto da LendEDU e pubblicato lo scorso anno ha indicato che molti Millennial soffrono di ansia da separazione quando non tengono in mano il loro smartphone. Inoltre, gli analisti di comScore hanno scoperto che la dipendenza da telefono e la dipendenza dalle app tra i Millennials sta aumentando a dismisura. Oltre il 63% degli intervistati maschi ha confermato di soffrire di ansia da separazione mentre solo il 37% delle donne intervistate era coinvolta.