Temu sbarca in Italia con il modello “Local-to-Local”

La notizia era nell’aria da tempo. Il portale di ecommerce cinese Temu arriva anche in Europa e, dunque, in Italia. Significa che fra i suoi affiliati non avrà più solo negozio cinesi, ma anche europei e italiani. Significa anche che le spedizioni saranno molto più rapide, perché fatte direttamente dal territorio dell’ordine, e non per forza più costose.

Si tratta di una svolta epocale che mira a garantire l’espansione di Temu fuori dalla Cina attraverso il modello “Local-to-Local”, destinato a fare concorrenza ad Amazon, Zalando e Shein, che ora possono davvero iniziare a tremare.

La notizia è stata diffusa su LinkedIn da Zixia Yi, responsabile in Europa per Temu, confermando che dal luglio 2024 la piattaforma sarà aperta ai venditori locali di Paesi come Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi.

Obiettivo: efficienza e fiducia dei consumatori

Con oltre 12,5 milioni di utenti unici in Italia, Temu punta a coinvolgere i commercianti europei per ridurre i costi di spedizione e accelerare i tempi di consegna che ora si aggirano su una media di 12 giorni circa, a seconda della natura dell’ordine. Tuttavia, Temu, stabilisce il giorno ultimo della consegna al momento dell’ordine, e qualora non venga rispettato, restituisce 5 euro al cliente, come riconoscimento per il ritardo.
Il nuovo modello permetterà ai venditori locali di gestire direttamente assortimenti e spedizioni, favorendo la crescita di offerte più ampie e includendo articoli di dimensioni maggiori. Inoltre, la piattaforma offre spedizione gratuita per ordini superiori a determinate soglie (al momento sono 10 euro), rendendo l’esperienza d’acquisto ancora particolarmente conveniente.

Controlli e conformità

Temu ha dichiarato di supportare i venditori nel processo di onboarding, assicurandosi che rispettino le normative europee sulla sicurezza dei prodotti. La dichiarazione viene dopo numerose critiche emerse negli Stati Uniti su presunti rischi legati alla sicurezza di alcuni articoli venduti. Ma la piattaforma tira diritto e si impegna a eseguire controlli rigorosi e collaborare con le autorità per garantire la conformità. Molti anche i dubbi espressi in passato sull’app dell’ecommerce cinese, particolarmente aggressiva nella richiesta di dati personali. Un problema che, tuttavia, la maggior parte dei consumatori ha risolto ordinando dal sito Web, dove davvero basta un indirizzo mail per registrarsi.

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