La saga che coinvolge TikTok e il governo statunitense sta per giungere a una conclusione. Da tempo, il popolare social network si trova sotto una pesante minaccia negli Stati Uniti: entro il 19 gennaio 2025, TikTok dovrà essere venduto oppure affrontare un divieto totale nel paese.
Questa situazione ha portato alcuni utenti a migrare verso nuove piattaforme come RedNote, cercando alternative in vista di un possibile blocco.
La decisione della Corte Suprema e il ruolo di Donald Trump
L’ultima possibilità per TikTok di evitare il divieto era legata a un ricorso presentato alla Corte Suprema, l’istituzione giudiziaria più alta degli Stati Uniti. Tuttavia, la Corte ha deciso di confermare la validità della legge voluta dal governo, costringendo TikTok a trovare un acquirente o a lasciare il mercato americano entro il 19 gennaio.
Il giorno successivo, il 20 gennaio 2025, Donald Trump tornerà ufficialmente alla presidenza. Nonostante inizialmente avesse sostenuto la messa al bando di TikTok, negli ultimi mesi Trump ha modificato la sua posizione, promettendo di salvare la piattaforma. Questa intenzione è stata ribadita il 17 gennaio, dopo una telefonata con Xi Jinping, presidente della Cina.
Rimane da vedere se TikTok sceglierà di sfidare il divieto confidando nelle promesse di Trump. Anche Apple e Google, obbligate a rimuovere TikTok dai rispettivi store dal 19 gennaio, potrebbero valutare l’ipotesi di ignorare il provvedimento se si aspettassero un intervento favorevole del nuovo presidente.
L’ipotesi della vendita a Elon Musk e il futuro di TikTok
Un’ulteriore possibilità potrebbe essere rappresentata dalla vendita di TikTok a Elon Musk. All’inizio della settimana, Bloomberg ha riportato indiscrezioni su trattative in corso tra Musk e il governo cinese per un’acquisizione in extremis. Tuttavia, ByteDance, proprietaria di TikTok, ha smentito categoricamente queste voci. Successivamente, il Wall Street Journal ha confermato che ByteDance non era coinvolta in tali discussioni.
Nei prossimi giorni, il destino di TikTok negli Stati Uniti dovrebbe essere più chiaro. La piattaforma si trova di fronte a decisioni cruciali che potrebbero cambiarne il futuro, non solo sul mercato americano, ma a livello globale.