È tornata in auge la truffa dello squillo, nota anche con il nome giapponese i Wangiri.
Si tratta di una truffa telefonica appositamente progettata per sfruttare la curiosità e l’ansia della vittima. In questa frode, un truffatore effettua una breve chiamata a un numero sconosciuto, generalmente utilizzando un prefisso internazionale, poi interrompe la comunicazione prima che la chiamata venga risposta.
Questo tentativo crea curiosità, invitando la vittima a restituire la chiamata. Chi risponde si ritrova a pagare costi telefonici esorbitanti, poiché la maggior parte di queste chiamate indirizza a servizi a pagamento. La maniera in cui vengono condotte rende questa truffa particolarmente insidiosa: il truffatore non è necessariamente ubicato nel Paese indicato dal prefisso, grazie all’uso di tecnologie di spoofing che mascherano l’identità e la provenienza della chiamata.
Ma c’è un’altra cosa a cui dovrete prestare particolare attenzione: gli orari di chiamata più frequenti, che spesso coincidono con la pausa pranzo o con le ore notturne. Si tratta di orari scelti dai truffatori perché la probabiltà che l’interlocutore sia distratto da altre cose e non risponda (e dunque poi richiami) è più alta del solito. È essenziale, quindi, mantenere un atteggiamento cauto e adottare delle misure di protezione per evitare di cadere nella trappola dei malfattori.
I prefissi internazionali più usati dai truffatori
Nell’ambito della frode wangiri, i prefissi internazionali utilizzati dai truffatori rivestono un ruolo cruciale. Poiché i criminali sono astuti, è difficile stilare una lista definitiva di questi prefissi, poiché la loro varietà è in costante evoluzione. Le chiamate con numeri sconosciuti, specialmente quelle provenienti da paesi lontani, possono facilmente suscitare la curiosità della vittima, portando a un’involontaria chiamata di ritorno.
Alcuni dei prefissi più comunemente impiegati includono:
- +373 | Moldavia
- +33 | Francia
- +216 | Tunisia
- +44 | Regno Unito
- +383 | Kosovo
- +53 | Cuba
- +34 | Spagna
- +32 | Belgio
Le caratteristiche di questi numeri possono insinuarsi nella mente degli utenti, e il loro utilizzo strategico, spesso in orari inusuali, aumenta la probabilità di risposta. È importante, pertanto, rimanere vigili e non farsi travolgere dall’impulso di richiamare numeri sospetti, anche se la provenienza sembra familiare o innocua a prima vista.
Inoltre, è opportuno ricordare che le chiamate da numeri con prefissi internazionali non implicano sempre una truffa, dato che ci sono situazioni legittime di contatto dall’estero. Pertanto, la prudenza deve guidare la risposta quando ci si trova di fronte a questi numeri.
Come difendersi dalle chiamate sospette: non richiamate
Per proteggersi dalle truffe telefoniche come il wangiri, la regola principale è quella di non rispondere e, soprattutto, di non richiamare numeri estranei, in particolare se provenienti da prefissi internazionali. Ignorare tali chiamate è spesso la strategia più efficace per evitare problemi. Nel caso in cui la curiosità sia troppo forte e si decida di richiamare, è fondamentale procedere con cautela. Prima di effettuare la chiamata, è consigliabile digitare il numero su Google per vedere se ci sono segnalazioni riguardo a frodi associate a quel contatto.
Tuttavia, è importante essere consapevoli del fatto che i numeri utilizzati dai truffatori possono essere rapidamente cambiati, rendendo le ricerche su internet non sempre affidabili. Pertanto, anche un numero apparentemente “pulito” potrebbe nascondere insidie. La prudenza deve prevalere: non fornire mai dati personali o finanziari durante una conversazione con un numero sconosciuto. In caso di dubbio, è meglio interrompere la comunicazione e segnalare il numero alle autorità competenti o al proprio gestore telefonico.
In definitiva, mantenere la calma e un approccio critico di fronte a chiamate sospette è essenziale per evitare di cadere nel tranello dei truffatori. Un comportamento cauto e informato è la chiave per proteggere i propri beni e le proprie informazioni personali.