Toyota ha deciso di buttarsi nell’affollata arena del di car-sharing. Lo fa con Toyota Smart Key, una soluzione inedita e super tecnologica. Che spiega il motivo per cui il costruttore giapponese sia al momento il maggiore venditore di auto al mondo.
La società nipponica ha inventato un dispositivo Bluetooth chiamato appunto Smart Key Box che consente agli utenti di sbloccare e avviare il motore di una macchina utilizzando solo il proprio smartphone.
Toyota Smart Key Box: come funziona
Il proprietario di un veicolo che vuole guadagnare qualche soldo prestando la propria auto ad altre persone può installare la Smart Key Box sul proprio cruscotto. Non è necessaria alcuna modifica al veicolo e non c’è bisogno di alcun installatore.
Al cliente, poi, viene inviato un codice attraverso un’apposita app. Quando questi avvicina lo smartphone al veicolo, il codice viene autenticato via Bluetooth – Toyota chiama il procedimento “handshake” (stretta di mano, n.d.r). Il tempo e il periodo in cui l’utente può accedere alla Smart Box Key è impostato e gestito da Toyota, in base alla prenotazione del veicolo.
Toyota prevede di testare la nuova tecnologia in un progetto pilota limitato a San Francisco il prossimo anno. Lo farà in collaborazione con un servizio di car-sharing peer-to-peer denominato Getaround. La scorsa settimana, proprio Getaround ha ricevuto un investimento di 10 milioni di dollari da un fondo controllato da Toyota.
Toyota Smart Key Box: il progetto pilota
Il fondo ha finora investito soldi per progetti di intelligenza artificiale e robotica. L’investimento in Getaround è un chiaro segnale che Toyota è interessata al mercato del car-sharing. Solo i clienti che possiedono la nuova Prius o un qualsiasi modello Lexus potranno partecipare al progetto pilota.
Toyota punta dunque sul trend del car-sharing, sempre più popolare. Soprattutto considerata la tendenza di molti cittadini ad abbandonare l’auto di proprietà per utilizzare un veicolo condiviso. Toyota, in questo, guarda diritto anche ai suoi concorrenti. Daimler, parent company di Mercedes-Benz, possiede Car2gGo.
General Motors ha lanciato il proprio servizio di car-sharing chiamato Maven, a Los Angeles. Ford ha GoDrive a Londra.
BMW ha ReachNow a Seattle. Tesla prevede di lanciare la propria rete di car sharing in un prossimo futuro.
Toyota prevede inoltre di creare un nuovo prodotto finanziario che consentirà alle persone di utilizzare i proventi del car-sharing per pagare le rate di leasing della propria autovettura.