Sempre più polemiche stanno colpendo Twitter da quando è stato acquistato da Elon Musk, tanto da poter mettere in discussione il futuro del social. Lo ha affermato proprio il nuovo CEO tramite una mail ai suoi dipendenti. In questa ha dichiarato che, se le cose non migliorano, nel futuro dell’azienda ci potrebbe essere la bancarotta.
I problemi accumulatisi sono tanti. In primo luogo, la diminuzione dei ricavi dalle pubblicità. Twitter infatti non è mai stato particolarmente proficuo, ma specialmente dopo l’acquisto di Musk molti degli inserzionisti sulla piattaforma hanno fatto un passo indietro. La motivazione è la politica poco chiara di Musk nei confronti dei contenuti controversi. In mancanza di rassicurazioni, in molti hanno deciso di giocarla sul sicuro e non mostrare più le loro pubblicità su Twitter per non essere associati ad eventuali post in grado di danneggiare l’immagine di brand.
Un secondo motivo è il licenziamento di molte figure chiave della compagnia, molte di queste responsabili della gestione della sicurezza e della privacy dei dati. Questo ha portato molte organizzazioni a monitorare con attenzione la situazione. Preparandosi anche a ricorsi legali nel caso Twitter non rimanga conforme alle norme della privacy vigenti.
Una di queste organizzazioni è la US Federal Trade Commission (FTC), che già ha accusato il social di aver inviato agli inserzionisti informazioni che avrebbero dovuto rimanere private, come i numeri di telefoni degli utenti. Alex Spiro, l’avvocato di Elon Musk, ha affermato a riguardo che il CEO non ha problemi a prendersi rischi a riguardo perché “Elon Musk lancia razzi nello spazio e non ha paura della FTC”.
Il futuro economico di Twitter non è particolarmente roseo. Sembra poco plausibile quindi che il servizio premium Twitter Blue con la famosa “spunta blu” potrà bastare per trarre profitti dalla piattaforma. Non resta che attendere per vedere quale sarà la prossima mossa di Musk nel tentativo di evitare la bancarotta.