Altro duro colpo per il servizio di autisti privati che da mesi sta incorrendo nelle ire dei tassisti. Uber si è infatti vista infliggere ben 7,3 milioni di dollari (circa 6,7 milioni di euro) dalle autorità di vigilanza in California. Motivo: si sarebbe rifiutata di fornire informazioni dettagliate sui turni di lavoro degli autisti e sulle automobili attrezzate per il trasporto di disabili.
L’azienda di San Francisco – il cui servizio UberPop è appena stato bloccato in Italia – ha comunque annunciato ricorso contro la decisione delle authority californiane.
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