Si solleva il sipario su Snapdragon 820, nuovo SoC di Qualcomm e anima dei prossimi top di gamma Android e Windows Phone in arrivo nel 2016. Si tratta di un System-on-Chip che racchiude quattro processori a 64-bit di tipo “Kyro”, un quad-core personalizzato in grado di essere due volte più efficiente e performante degli otto core a bordo dell’attuale Snapdragon 810. Per quel che riguarda il processo produttivo, Qualcomm ha messo la freccia e ha sorpassato Samsung, proponendo un FinFET a 14 nm, piccolissimo e dal clock fissato a 2.2 GHz. GPU, DSP e Qualcomm Spectra Camera ISP sono tutti componenti che lavoreranno insieme ai core per “accaparrarsi” specifici processi con lo scopo di farli funzionare meglio e meno. Nello specifico, la GPU sarà una Adreno 540, con un’elaborazione grafica superiore del 40% rispetto all’attuale Adreno 430. Qualcomm Spectra camera ISP sarà invece il modulo che lavorerà a stretto contatto con il sensore d’immagine per regalare scatti sempre più realistici e pieni di dettagli. Da non sottovalutare il supporto agli obbiettivi a 14-bit per catturare una gamma cromatica completa e fedele alla realtà.
Snapdragon 820 è anche connettività: il supporto alle reti Lte in download è assicurato fino a 600 Mbps, si passa a 150 Mbps per l’upload. Numeri molto lontani dall’attuale rete 4G Lte ma in casa Qualcomm hanno pensato bene di portarsi avanti. Non manca l’ultima tecnologia in ambito Wi-Fi grazie al supporto allo standard 802.11ac 2×2 MU-MIMO e al futuro Wi-Fi 802-11ad. Problemi con lo streaming in risoluzione 4K Ultra-HD? neanche per sogno.
Tra le novità c’è anche il Quick Charge 3.0 che in parole semplici significa ricaricare lo smartphone in pochi minuti. Rispetto all’attuale generazione 2.0, la velocità è superiore del 38% ed è doppia rispetto al Quick Charge 1.0. I flussi energetici saranno compresi tra i 3.6V e i 20V mentre non ci saranno problemi di compatibilità con porte MicroUSB e USB Type-C.
Al modulo DSP toccherà invece occuparsi dei sensori collocati all’interno dei nostri amati smartphone. L’esoso GPS è sicuramente il primo indiziato è sarà domato a dovere per evitare che l’utente tolga la geolocalizzazione al fine di risparmiare batteria. Smart Protect è invece l’ultima trovata per prendere le distanze da applicazioni dannose e poco attente alla privacy: l’integrazione con il modulo è di tipo hardware, massima efficacia e zero antivirus.
Le novità non mancano e almeno sulla carta Snapdragon 820 dovrebbe riproporsi come soluzione vincente in un panorama radicalmente cambiato nel giro di un anno. Samsung, Apple e Huawei sono i tre principali produttori di telefonia al mondo che da tempo hanno optato per sviluppare tutto in casa propria raggiungendo – tra l’altro – anche ottimi risultati. Palla al centro e viva la concorrenza.
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