Una giornata a Milano all’Accademia di Brera, scattando con Huawei Pura 70 Ultra

Un sabato pomeriggio, caldo e afoso. Il centro di Milano è preda dei turisti, i Milanesi cercano rifugio dalle temperature e attendono la partita della Nazionale di calcio, che si rivelerà, purtroppo, un disastro.

Come capita da anni, quando passeggio per la zona più antica della città, non posso non entrare in uno dei posti che amo di più di Milano: l’Accademia di Brera, un’eccellenza assoluta, un luogo dove arte e cultura diventano magia. Ho la fortuna di essere accompagnato da un’artista, che Brera l’ha frequentata e vissuta. Pochi istanti, pochi passi nei corridoi e nasce l’idea di realizzare un disegno ad acquarello e del materiale per i social e il web.

Fotografando con Huawei Pura 70 Ultra

Ho con me la mirrorless e altre diavolerie tecnologiche, ma decido di utilizzare uno degli smartphone che mi hanno maggiormente impressionato per le sue prestazioni fotografiche, negli ultimi mesi: Huawei Pura 70 Ultra.

Il nuovo flagship Huawei segna il ritorno in grande stile del colosso di Shenzhen nel Gotha dei camera phone, ma Pura 70 Ultra non brilla solo per i dettagli tecnici, riuscendo a offrire un’esperienza di scatto unica nel suo genere. Potrei parlarvi del diaframma meccanico (e vi assicuro che lo farò) ma ciò che affascina dal lato fotografico, sono immagini con una “cosmesi” unica. Non si tratta di risoluzione o contenimento del rumore digitale, ma di foto vive, che hanno un’anima.

L’asso nella manica di Pura 70 Ultra è il sensore da un pollice con 50 milioni di pixel, impreziosito da un diaframma meccanico, che si apre da f/1.6 a f/4.0, con frazioni di stop. Ma non è da meno l’elemento zoom, che offre la medesima risoluzione, ma con una lente corrispondente a 90 mm e con luminosità f/2.1, una manna per chi ama la ritrattistica. Infine, c’è anche una bella ultrawide da 40 Megapixel.

L’esperienza di scatto inizia con uno “zig”, il rumore dell’ottica che si estende, proprio come capita su molte fotocamere. Huawei ha infatti deciso di utilizzare un obiettivo mobile, per ottimizzare la distanza di accoppiamento tra la lente e il grande sensore da un pollice.

Tante modalità di scatto

Il nostro viaggio a Brera ha inizio, tra colonne e statue, con Pura 70 Ultra che si rivela un fedele compagno di scatto anche in condizioni di luce difficile. In automatico, Pura 70 Ultra mette a fuoco velocemente e altrettanto rapidamente scatta, ma se avete voglia, utilizzate la modalità Pro, vi divertirete con la gestione dei parametri e con la possibilità di utlizzare un vero diaframma meccanico. Un iride ad ampiezza variabile (da f/1.6 a f/4.0) che consente di variare la profondità di campo e la quantità di luce da gestire nell’unità di tempo.

Queste immagini, sia in esterno che in interno, sono eseguite utilizzando tutte le focali, dalla 0,6x alla 10x ibrida.

Questi fiori sono si trovano in uno dei cortili di Brera e sono stati fotografati rispettivamente a: F/1.6, F/2.8 e F/4.0.

L’atmosfera a Brera è diversa, l’arte è profumo che vola nell’aria, le utopie diventano realtà, le stranezze normalità. Un taccuino, una matita, colori, acqua e la voglia di creare. Pochi minuti, nasce un volto, che obbliga ad indagare ciò che non si vede, ad accettare l’incomprensibile.

Un breve video girato con Pura 70 Ultra

Il pomeriggio volge al termine, giusto il tempo di un paio di ritratti in bianco e nero, con la fotocamera zoom 3,5x che sembra esaltarsi in questo scenario di scatto. Lo sfocato è piacevole, il bianco e nero diventa un viaggio nel passato.

Salutiamo Brera e come per ogni buon milanese, il sabato non può finire, senza un aperitivo, con Spritz e Pizza a due passi dal Duomo.

Conclusioni

Alla fine della giornata, la mirrorless che avevo con me, ha riposato nello zainetto. Ho scattato solo con lo smartphone, divertendomi con le diverse modalità di Pura 70 Ultra. Il telefono si è infatti rivelato un ottimo compagno sia nel cosiddetto “punta e scatta”, quelle situazioni cioé in cui non c’è quasi tempo per pensare ma bisogna catturare un istante o un’emozione prima che svanisca, sia in scenari più elaborati, dove invece c’è (e c’è stata) la possibilità di preparare lo scatto, di costruirlo e di utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dall’app fotocamera del dispositivo.

Nel complesso, Huawei si conferma una delle aziende più capaci di creare una sezione fotografica non solo tecnicamente sofisticata, ma in grado soddisfare ed emozionare anche il fotografo che ne fa uso. Gli scatti che abbiamo scelto per questa pagina sono solo alcuni dei tanti realizzati nel corso della giornata. Ma i risultati si sono rivelati tutti di alto livello, in ogni tipologia di scenario, anche il più complesso.

Per ulteriori dettagli su Huawei Pura 70 Ultra, Vi rimando alla recensione, con altre foto e alle importanti novità software della EMUI 14, come ad esempio, la possibilità di utilizzare Aurora Store.