Una sentenza dà ragione a OPPO nella causa contro Nokia per i brevetti

Il 29 novembre il tribunale cinese Chongqing No.1 Intermediate People’s Court ha emanato una sentenza sul contenzioso instaurato da OPPO nei confronti di Nokia. Il motivo della disputa riguardava la determinazione del canone dei diritti di licenza globale dei brevetti 5G. In breve, secondo Nokia, l’utilizzo da parte di OPPO di una certa tecnologia 5G nei suoi smartphone violava alcuni brevetti di Nokia, mentre l’azienda aveva affermato che così non era. Il verdetto: OPPO aveva ragione.

Si tratta della prima sentenza in assoluto che ha fornito chiare linee guida sui canoni di royalty aggregati dei brevetti essenziali dello standard 5G. Ha inoltre implicazioni significative per la determinazione delle royalty dei brevetti essenziali dello standard 5G nel settore ICT e in altri settori correlati (come l’IoT o le smart cars). La sentenza ha anche implicazioni significative per casi simili.

OPPO si impegna a rispettare i termini dettati dal tribunale e ha dichiarato la volontà di tornare a negoziare e collaborare con Nokia al seguito della risoluzione della disputa, spianando la strada al settore per stabilire un consenso sui canoni di licenza aggregati per i brevetti essenziali dello standard 5G.

In qualità di titolare chiave di brevetti essenziali per lo standard 5G e di leader globale nell’innovazione di
smart device, OPPO è presente in oltre 40 Paesi e regioni con brevetti di standard di comunicazione 5G,
con oltre 5700 domande di brevetto globali. L’azienda è impegnata nella continua innovazione, nella protezione dell’innovazione, nel rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, nella difesa di tariffe ragionevoli e nella promozione della creazione di un ecosistema di proprietà intellettuale sano e a lungo termine.