TikTok

Un’udienza domenicale salva TikTok in America

C’è voluta un’udienza straordinaria tenutasi online domenica mattina per salvare TikTok dal blocco sul territorio degli Stati Uniti d’America. Senza un’ingiunzione preliminare, infatti, i consumatori statunitensi non sarebbero più stati autorizzati a installare l’app dopo la mezzanotte e coloro che avevano già caricato l’app sul proprio dispositivo non avrebbero più potuto aggiornarla per ricevere le funzionalità più recenti.

TikTok, che a livello globale è stata scaricata oltre 2 miliardi di volte, conta circa 100 milioni di utenti attivi giornalieri negli States.

L’avvocato di TikTok

Durante l’udienza di domenica, John Hall, l’avvocato di TikTok, ha affermato che la richiesta del bando da parte del governo degli Stati Uniti “è irrazionale” poiché ByteDance è in trattative per completare un accordo al quale gli Stati Uniti si sono dimostrati interessati. Hall ha detto: “Che senso ha imporre questo divieto stasera quando sono in corso trattative che potrebbero renderlo superfluo?” L’avvocato ha anche aggiunto che vietare l’app e impedire agli utenti di ricevere aggiornamenti renderebbe TikTok meno sicura impedendo agli utenti di ricevere aggiornamenti di sicurezza.

L’avvocato degli States

L’avvocato del Dipartimento di Giustizia Daniel Schwei ha invece argomentato il caso per il governo degli Stati Uniti. Schwei ha affermato che “la preoccupazione riguarda il rischio per la sicurezza dei dati. “Lasciare i dati sensibili in mano al governo cinese è da considerarsi una minaccia oggi, è un rischio oggi, e quindi merita di essere affrontato oggi“.
Il governo degli Stati Uniti aveva deciso la scorsa settimana di prorogare la scadenza per consentire ulteriori discussioni sulla vendita. L’avvocato del Dipartimento di Giustizia ha detto in aula che TikTok sta “sfidando una decisione riguardante la sicurezza nazionale da parte del presidente”. Gli Stati Uniti hanno anche citato l’opinione del direttore dell’FBI Christopher Wray, il quale ha affermato che la Cina rappresenta “la più grande minaccia a lungo termine per le informazioni e la proprietà intellettuale della nostra nazione”.

Le reazioni cinesi all’attacco di TikTok

Diverse le opinioni sul fronte cinese. Il China Daily, il giornale filo-governativo, ha scritto la scorsa settimana che “ciò che l’atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti di TikTok è lo stesso di quello di un gangster che costringe una società ad accettare un affare irragionevole e ingiusto”. Hu Xijin, il redattore capo del Global Times, ha dichiarato in un tweet che Pechino non accetterà mai l’accordo tra Oracle, Walmart e ByteDance. Hu ha detto che il governo cinese vedrebbe l’accordo mettere in pericolo la sua sicurezza nazionale.

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Massimo Morandi

Giornalista, milanese, appassionato di tecnologia. Ama viaggiare, la buona cucina e il calcio.