Samsung e Huawei sono le regine del secondo trimestre del 2019. Entrambe le aziende hanno aumentato le vendite di smartphone, nonostante il mercato globale sia sceso del 2% su base annua a 331,8 milioni di unità.
Samsung rimane leader di mercato, con 76,9 milioni di unità, come riporta la società di analisi Canalys. La casa sudcoreana ha iniziato di recente a distribuire i nuovi dispositivi della serie A dopo aver portato a termine una grande revisione del proprio portafoglio prodotti.
Huawei ha venduto 58,7 milioni di unità, sebbene la sua spinta commerciale sia stata frenata in modo significativo (quasi esclusivamente sui mercati esteri) a seguito dell’inserimento nella entity List americana. Le vendite di Apple sono diminuite del 13% a 36,0 milioni di unità, mentre Xiaomi e Oppo completano le prime cinque posizioni della classifica rispettivamente con 32,1 milioni e 30,6 milioni di unità.
Samsung segna dunque un + 6% annuo. Il mercato ha risposto positivamente all’interruzione della serie J e al rilancio della nuova serie A con più variegate fasce di prezzo, fattori che ne hanno aumentato la competutività. I nuovi dispositivi, dall’A10 all’A80, rappresentano oltre il 50% delle spedizioni di Samsung nel secondo trimestre e si prevede che favoriranno la crescita del volume di Samsung per il resto dell’anno,
“Samsung ha raccolto ottimi risultati in Europa a maggio e giugno, quando la rivale Huawei ha faticato a riaffermare la propria posizione“, ha affermato il direttore della ricerca di Canalys Rushabh Doshi. “L’aggiornamento del portfolio prodotti è stato efficace, in quanto è stato in grado di valorizzare i nuovi dispositivi e riconquistare il business di operatori e rivenditori in Europa e in Asia. Samsung è stata lenta nel rispondere alla minaccia di Huawei, Oppo, Vivo e Xiaomi, ma ora è pronta a riconquistare quote di mercato e battagliare ad armi pari con i principali vendor cinesi“.
Huawei ha aumentato le vendite dell’8%, sebbene questa crescita sia alla fine molto più bassa rispetto a quella registrata nei trimestri precedenti. Le migliori performance sono avvenute in Cina (dove Huawei detiene il 38% della market share), con una crescita del 31% e 37,3 milioni di unità vendute. Fuori dal mondo asiatico, tuttavia, il colosso di Shenze ha frenato, dopo essere stato iscritto nella US Entity List. Ciò ha comportato un calo del 17% nelle spedizioni di smartphone a 21,4 milioni di unità.
“I principali partner di canale di Huawei sono stati spaventati“, ha dichiarato Ben Stanton, analista senior di Canalys. “Gli operatori mobili decidono quali smartphone mettere a listino con almeno sei mesi di anticipo. Molti sono stati costretti a mettere in pista un piano B, nel caso in cui si fossero trovati a dover sostituire i dispositivi Huawei entro la fine del 2019. Ma in questa fase, la maggior parte dei principali operatori stanno facendo un’eccezione per Huawei, ritardando le decisioni di approvvigionamento in attesa di ulteriore chiarezza. Ma il marchio Huawei è stato indubbiamente danneggiato e ci vorranno tempo e nuovi investimenti per ripartire“.
Le vendite di Apple sono diminuite del 13% a 36,0 milioni di unità. La più recente suite di dispositivi, iPhone XR, XS e XS Max non è abbastanza differenziata da invogliare i consumatori a cambiare dispositivo aggiornandolo alla versione più moderna. iPhone XR si conferma il “best performer” dell’azienda di Cupertino che, all’interno della gamma, vale il 37,5% delle vendite di maggio.