I media coreani, che citano la società di analisi Kiwoom Securities, riferiscono che Samsung sarebbe delusa dalle vendite della sua gamma di smartphone Galaxy S21.
C’era infatti grande aspettativa attorno a questi dispositivi e una certa sicurezza che la gamma avrebbe raccolto un buon successo. Sembra invece che non sia così. Nei primi sei mesi di disponibilità, i modelli S21 hanno venduto un totale di 13,5 milioni di unità, il 20% in meno della generazione dei Galaxy S20 e addirittura il 47% in meno rispetto ai Galaxy S10.
Qui sotto, pubblichiamo un grafico di Counterpoint Research, che mostra le vendite mese per mese della serie Galaxy S a partire dal modello S5.
Galaxy S21: i numeri di vendita
Durante il primo mese di disponibilità, i flagship della linea S21 hanno venduto 590.000 unità in Corea ottenendo il miglior risultato di vendita dai tempi del Galaxy S8, che aveva “bruciato” 620.000 unità nel primo mese. Le vendite globali per il primo mese sono state poco più di 1 milione, mentre la soglia dei 10 milioni di pezzi è stata raggiunta cinque mesi dopo il lancio.
Ora, la società sudcoreana starebbe puntando fortemente sull’Exynos 2200, il primo chipset per mobile con una GPU AMD RDNA, convinta che tale innesto tecnologico riuscirà a risvegliare l’interesse un po’ sopito per i flagship della Serie Galaxy S.
Questa GPU dovrebbe risultare il 30% più veloce dell’attuale GPU Mali dell’Exynos 2100 e dovrebbe essere superiore anche all’Adreno integarta nel prossimo Snapdragon 898.
La concorrenza di Xiaomi
Quest’anno, inoltre, in mancanza della gamma Galaxy Note, solitamente in arrivo nella seconda metà dell’anno, Samsung farà affidamento sui nuovi foldable, che saranno presentati l’11 agosto. Samsung infatti rimane un player molto forte a valore e nella fascia alta del mercato. La società ha distribuito 58 milioni di smartphone durante il secondo trimestre di quest’anno, rispetto alle 54 milioni di unità spedite nello stesso trimestre dell’anno scorso.
Ma se le vendite di S21 sono diminuite, i dispositivi entry-level e quelli di fascia media hanno incrementato le vendite. Infine, la madre di tutte le preoccupazioni: Xiaomi sta recuperando terreno e nelle ultime settimane le vendite dei suoi smartphone sono praticamente pari a quelle dell’azienda sudcoreana. Il produttore cinese ha già superato Apple diventando il secondo produttore di smartphone al mondo nel secondo trimestre, con 53 milioni di unità vendute nel secondo trimestre.
Al momento le distanze si sono ridotte visibilmente in termini di unità vendute ma rimangono ancora piuttosto ampie sotto il punto di vista del valore del mercato. Ma gli equilibri sono in costante movimento e tutti i produttori cinesi stanno cercando di consolidare il proprio brand per renderlo più appetibile anche per i prodotti di fascia alta e per i flagship.