Anno nuovo e nuova truffa per WhatsApp. Non bastavano gli auguri di buon 2021 giunti da account sconosciuti e con un link a un sito pericoloso dove si mettevano a repentaglio i dati del proprio cellulare. Ora ecco arrivare la truffa del codice a sei cifre.
La truffa del codice a sei cifre
Ma di cosa si tratta? La truffa del codice a 6 cifre è stata denunciata proprio in questi giorni dal Codacons che mette in guardia il consumatore.
In pratica gli hacker si fanno passare per un contatto da noi conosciuto a cui hanno già rubato l’identità (e soprattutto l’immagine di WhatsApp). Poi, utilizzando tutti i dati del loro profilo di WhatsApp ci inviano un messaggio nel quale, con tono amichevole, ci dicono che il nostro account ha un problema e sta per essere bloccato. Per sbloccarlo, però, basterà immettere un codice a 6 cifre che ci viene fornito subito dopo via Sms.
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Naturalmente si tratta di una bugia. Immettendo il codice a 6 cifre nel nostro account, si consegnerà il nostro profilo agli hacker che potranno così utilizzarlo a loro volta per rubare ulteriori account, rivolgendosi ai nostri contatti che, in buona fede, si fideranno pensando di avere a che fare con noi e non con dei malviventi.
Il meccanismo della truffa su WhatsApp
Qualcuno di voi si chiederà, ma che tipo di meccanismo viene utilizzato dagli hackers?
Lo spiega bene il sito cybersecurity360.it. La truffa sfrutta la funzione “cambia numero” prevista nel menù di WhatsApp, che prevede una verifica con codice di 6 cifre trasmesso via Sms.
Attraverso tale funzione, l’hacker compie questi tre fondamentali passi:
- inserisce come numero di telefono attuale quello di un contatto già compromesso presente nella rubrica della vittima.
- inserisce come nuovo numero quello della vittima, che riceverà secondo procedura un codice di 6 cifre via Sms sul proprio dispositivo;
- contemporaneamente, usando il profilo WhatsApp del contatto già compromesso, il truffatore provvederà a scrivere alla vittima un messaggio del tipo: “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”.
Cosa rimane da dire? O meglio da fare? Innanzitutto prestare sempre attenzione quando ci scrive qualcuno che non conosciamo e che non è fra i nostri contatti. Diffidiamo sempre e quando messaggi strani provengono da account che sembrano conosciuti, non conividiamo mai codici o password perché potrebbero finire nelle mani di criminali informatici.
La regola è sempre quella: occhi bene aperti e non divulgare alcuna informazione personale o relativa al proprio account.