Un giudice brasiliano di Rio de Janeiro ha bloccato WhatsApp. Il software, di proprietà del gruppo Facebook dal 2015, è stato accusato di non voler trasmettere alla polizia l’accesso alle comunicazioni tra persone indagate per diversi reati.
Contestualmente al provvedimento è stata comminata anche un’ammenda di 11,6 milioni di dollari.
Il tribunale ha anche imposto una multa di 15mila dollari per ogni giorno di mancata consegna delle informazioni. È la terza volta in otto mesi che il servizio viene sospeso da un magistrato. Non è la prima volta che il software di messaggistica più famoso del mondo entra nel mirino dei giudici brasiliani.
La polizia non ha fornito ulteriori informazioni sull’operazione interessata.
La settimana scorsa 12 persone sono state arrestate dopo l’intercettazione di messaggi su WhatsApp sull’ipotesi di un attentato terroristico durante i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.