Nonostante alcune difficoltà, la tecnologia Wi-Fi 6E sta arrivando nel nostro Continente grazie all’Unione Europea che ha riservato uno spazio proprio per la banda a 6 GHz. Il passaggio ha richiesto più tempo rispetto agli Stati Uniti, dove la FCC ha dato il via libera allo spettro radio a 1200 MHz all’interno della banda a 6 GHz due anni fa. Questo sarà anche più ristretto (solo 480 MHz).
Una differenza degli standard Wi-Fi esistenti, limitati alla banda 5 GHz, riguarda il Wi-Fi 6E che utilizza 6 GHz per offrire velocità di trasferimento raddoppiate (fino a 9,6 Gbps) rispetto al Wi-Fi 5. Solo qui, molti paesi europei ne utilizzavano già 6 spettri GHz per vari usi.
Infine, per evitare ogni sgradita “ sovrapposizione” delle frequenze assegnate, l’Unione Europea ha dovuto standardizzarle a livello europeo.
Da dicembre ma con delle limitazioni
L’UE ha dichiarato nel suo bollettino che la banda di frequenza aperta per Wi-Fi 6E si estenderà da 5.945 MHz a 6.425 MHz, a partire dal 1 dicembre 2021. Tuttavia, come affermato dagli sviluppatori XDA e in seguito delle informazioni di Wi-Fi Now, l’UE limita l’uso di queste frequenze solo ai dispositivi LPI (Low Power Indoor) e VLP (Very Low Power).
La Wi-Fi Alliance, all’origine dei diversi standard di comunicazione Wi-Fi, ha accolto favorevolmente la decisione dell’UE. “Questa decisione determinerà la connettività digitale europea che progredirà l’implementazione di tecnologie Wi-Fi 6E. La Wi-Fi Alliance è impegnata a continuare a lavorare con i regolatori europei sullo sviluppo del quadro normativo e sull’accesso allo spettro radio necessario per supportare l’ecosistema Wi-Fi in espansione”, si legge in un comunicato stampa del 30 giugno.
Nonostante gli effetti di questo provvedimento non si concretizzeranno prima di qualche mese, la notizia è positiva per l’utente finale che potrà contare su una connessione domestica molto più veloce nel breve termine almeno su dispositivi Wi-Fi 6/abilitati e router 6E.