Wiko accelera sul green e punta su un packaging sostenibile

In un periodo storico in cui la sostenibilità e l’attenzione verso il Pianeta assumono un’importanza critica, anche i brand di tecnologia non possono rimanere a guardare. Ecco perché Wiko ha deciso di compiere piccole ma concrete azioni verso un futuro più sostenibile. Già dallo scorso anno i prodotti di Wiko arrivano negli store con un nuovo eco-packaging, 100% riciclabile, realizzato in carta e cartone e privo di componenti in plastica, colla o vernice. La confezione è stampata con inchiostro di soia e il sacchetto di protezione dei dispositivi è realizzato in PE compostabile e biodegradabile. Inoltre, l’intera line-up di smartphone entry level – la Y range –, conta su batterie removibili, così da privilegiarne la sostituzione in caso di rottura o danneggiamento, evitando l’intero smaltimento del telefono.

Una scelta importante

Per contribuire ulteriormente alla riduzione dei rifiuti elettronici e allinearsi sempre più alle nuove proposte di legge e alla direzione intrapresa dalla legislazione in materia, Wiko ha eliminato il carica batteria dalla confezione dell’ultimo smartphone lanciato: l’Y52, prodotto che si posiziona nella fascia prezzo dove l’azienda muove i suoi volumi più grandi. All’interno del packaging rimane spazio solo per il cavo di ricarica, compatibile con qualsiasi presa di ricarica USB: l’utente potrà così riutilizzare qualsiasi spinotto standard di cui è già in possesso. Inoltre, questa scelta permette di ottimizzare le dimensioni dell’imballo, riducendo le emissioni di COdel trasporto.

Ma c’è di più. L’approccio sostenibile non si è limitato al prodotto, ma ha interessato anche la comunicazione digital dell’azienda, con il lancio del progetto Let’s Guru Up. Nato da un’idea della factory italiana del brand, Let’s Guru Up si è sviluppato attraverso un racconto digital che ha attraversato lo Stivale e coinvolto quattro giovani talenti che hanno trasformato antichi mestieri artigianali in business moderni e pop attraverso la tecnologia, riuscendo a farsi conoscere al di fuori del loro contesto locale proprio con l’aiuto dello smartphone e dei social. Il progetto è stato pensato per informare, sensibilizzare e stimolare i giovani – da sempre pubblico di riferimento del brand – ma non solo, all’approfondimento di tematiche come sostenibilità, artigianalità, riciclo, slow fashion/food ed economia circolare, attraverso l’esperienza diretta di quattro “guru” il cui lavoro si fonda proprio su questi valori.

Spazio ai giovani

I primi creator coinvolti – che si sono erti a modelli di riferimento mostrando i segreti dei loro mestieri attraverso i social e con l’aiuto del flagship di Wiko, il Power U30 – sono stati il giovanissimo apicoltore Gianluca Bollini (@apisuape), il neo-trentenne contadino Niccolò Burinato (@ilcontadinonick), la decoratrice di ceramiche Gina Totaro (@piattinidavanguardia) e le sarte etiche Marta Baldassarri e Valentina Vidali (@etico_sartoria). 

Non c’è dubbio che la strada verso la sostenibilità sia ancora lunga ma, grazie agli smartphone, che hanno esteso e democratizzato l’accesso alla rete, il potere di cambiare il futuro del nostro Pianeta, spesso, è a portata di clic. 

“Come brand di smartphone, siamo consapevoli di operare in un settore che al momento è ancora difficile rendere sostenibile. Tuttavia, crediamo che ogni piccolo gesto possa fare la differenza. Inoltre, attraverso il nostro storytelling creativo e l’amplificazione della voce di nuovi talenti – digital e non solo – che caratterizza la comunicazione del nostro brand da sempre, vogliamo diffondere la sensibilità verso scelte di vita più sostenibili e diventare un punto di riferimento per gli utenti” – afferma Morena Porta, Marketing & Communication Director Southern Europe di Wiko. “Col nuovo anno ci impegniamo a continuare in questa direzione, per dare sempre più peso e rilevanza alla quota green del Bleen.”

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Christian Boscolo

Christian Boscolo "Barabba" è stato redattore di K PC Games dove ha recensito i migliori giochi per PC per poi approdare alla tecnologia. Tra le sue passioni, oltre ai videogiochi, il calcio e i buoni libri, c'è anche il cinema. Ha scritto perfino un libro fantasy: Il torneo del Mainar