Wiko: come cambiano le Emoji ai tempi del lockdown

Il 17 luglio è la giornata mondiale delle Emoji (World Emoji Day), data in cui vengono celebrate le famose faccine gialle. Queste diffusissime icone nascono in Giappone dove, nel 1997, iniziano a comparire all’interno Sms per sostituire o rafforzare alcune parole e stati d’animo.

Il sondaggio di wiko

Wiko, per l’occasione ha condotto un sondaggio dedicato sulla sua Instagram Community, per scoprire cosa pensano gli utenti di questi rivoluzionari simboli pittografici. Sui social o in chat, la scelta dell’emoji è spesso preferita ad una parola o ad una frase (57%) perché rappresenta più velocemente e universalmente la traduzione di un’emozione e la sua condivisione. Proprio per questo, il lancio di nuove emoji è accolto con entusiasmo dal 58% degli utenti, così come l’inserimento di quelle dedicate alla diversità che rappresentano un punto di svolta e amplificano le possibilità di comunicazione per il 66% degli intervistati.

Le emoji durante il lockdown

Durante il lockdown e in altri particolari momenti storici ci sono stati veri e propri emoji trend: una sorta di racconto parallelo di ciò che è stato vissuto nella vita reale. Mentre le emoji vengono generalmente (84%) impiegate per esprimere emozioni positive, in questo caso la situazione in quarantena si è ribaltata poiché gli utenti hanno preferito utilizzare la faccina che piange e quella con la mascherina, rispetto alle mani giunte o all’arcobaleno 🌈, simbolo del leit motiv “Andrà tutto bene” (51%). 

Non tutto è traducibile..

Seppur nel mondo digitale, un’emoji vale più di mille parole e sia sempre valida (55%) ci sono determinati utilizzi e contesti vietati. Ad esempio con una faccina non si può raccontare l’arte, una canzone o le trame di libri (52%) e, se non utilizzate in maniera corretta, sono motivo di incomprensioni all’ordine del giorno secondo il 72% dei rispondenti al sondaggio. E per finire, pensavate che le emoji fossero roba da Millenial? È falso. Secondo il 36% degli utenti le faccine gialle azzerano anche il “gender gap”.

Rimani aggiornato seguendoci su Google News!

Segui
Postato in NewsTaggato

Christian Boscolo

Christian Boscolo "Barabba" è stato redattore di K PC Games dove ha recensito i migliori giochi per PC per poi approdare alla tecnologia. Tra le sue passioni, oltre ai videogiochi, il calcio e i buoni libri, c'è anche il cinema. Ha scritto perfino un libro fantasy: Il torneo del Mainar