Xiaomi 12 Pro è il nuovo flaship dell’azienda cinese, top di gamma assoluto della linea 12 Series, che comprende anche i modelli 12 e 12X. Da qualunque punto di vista lo si guardi, Xiaomi 12 Pro è una manifestazione di forza tecnologica che risulta in un dispositivo in cui tutte le componenti sono allo stato dell’arte, il meglio di quello che si può trovare sul mercato al momento.
Certo, la forte connotazione fotografica è evidente fin dal primo sguardo alla scheda tecnica, nella quale spiccano tre ottiche da 50 Megapixel, una cam anteriore da 32 Megapixel, il supporto ai video in 8K e una night mode attivabile in tutte le focali, addirittura nella modalità selfie.
Il sistema è mosso dal processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, coadiuvato da un buon quantitativo di Ram (8 e 12) e completato dalla connettività 5G. Lo smartphone è dotato di un ampio display da Amoled da 6,73 pollici con refresh a 120Hz, offre la ricarica rapida da 120W, l’Nfc, Il Bluetooth 5.2 e una sezione audio impreziosita dall’intervento di Harman Kardon che ha supervisionato un quad speaker con Dolby Atmos.
Xiaomi 12 Pro sarà disponibile dal 24 marzo in due versioni, da 8GB+256GB e da 12GB+256GB, rispettivamente al prezzo di 1099,9 euro e 1.199,9 euro. Inoltre, chi acquisterà Xiaomi 12 Pro da 12GB+256GB entro il 30 aprile in qualsiasi punto vendita aderente all’iniziativa riceverà in bundle il nuovo Xiaomi Watch S1.
Design
Il design di Xiaomi 12 Pro è elegante e razionale, con lo schermo racchiuso in una cornice centrale che presenta morbide curve che avvolgono il body fino ad abbracciare anche la parte posteriore, senza interrompere le armonie delle linee. Il profilo offre uno spessore massimo di 8 millimetri, per un peso di poco superiore ai 200 grammi. Fra le mani, lo smartphone appare dotato di un buon grip: non scivola e non è eccessivamente ingombrante, tenendo conto del suo schermo da 6,73 pollici. Gradevoli anche le colorazioni scelte per il nostro mercato: al tradizionale nero, si aggiungono un delicato blu chiaro e il porpora.
Il display di Xiaomi 12 Pro
Il display LPTO Amoled da 6,73 pollici rende il telefono importante, ma non eccessivamente voluminoso. Il pannello – con aspect ratio di 20:9 – dispone di tecnologia Amoled, ha una frequenza di aggiornamento che può arrivare fino a 120 Hz (con adattamento dinamico a seconda di ciò che si visualizza sullo schermo), una risoluzione di 3.200x 1.440 pixel e un picco di luminosità di 1.500 lumen.
Lo schermo è protetto da vetro Gorilla Glass Victus.
È un display che rimane sempre ben leggibile anche quando c’è tanta luce, offre colori incisi e può essere personalizzato con numerose tarature manuali.
Non ci ha convinto fino in fondo il lettore per le impronte digitali posto sotto lo schermo, a volte un po’ esitante. Necessita probabilmente di un aggiornametno software che ne innalzi la reattività.
L’hardware di Xiaomi 12 Pro
Potente, evoluto e bilanciato. Sono questi i tre termini che contraddistinguono il reparto hardware di Xiaomi 12 Pro: la sezione è dominata dalla presenza del processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, abbinato a 8 o 12 euro di memoria Ram (LPDDR5) e a 256 GB di storage (UFS 3.1) I 256 GB sono l’unico taglio di archiviazione disponibile, purtroppo – come ormai siamo abituati a vedere su tutti i principali top di gamma – non espandibili con schede di memoria.
Una versione da 512 GB forse non avrebbe guastato, anche se avrebbe probabilmente portato il prezzo, già impegnativo, troppo in alto.
Il chipset è veloce e reattivo, inserito in un sistema ben ottimizzato, in grado di raggiungere una più che buona autonomia di utilizzo, nonostante la batteria da 4,600 mAh, un poco più “leggera” di quella che siamo abituati a trovare sui top di gamma, dove lo standard è ormai 5.000 mAh. Così lo smartphone rimane più sottile e meno pesante, e non deve scendere compromessi con il design.
Xiaomi 12 Pro possiede anche un sistema di raffreddamento rafforzato da un’ampia camera di vapore e diversi strati di grafite. Una soluzione che permette al telefono un buon controllo delle temperature e di non “bollire” fra le mani neppure durante gli utilizzi più intensi.
Non si può concludere il giudizio sull’hardware senza segnalare, in piena tradizione Xiaomi, la presenza – sul bordo alto del dispositivo – di un trasmettitore a infrarossi, che permette di utilizzare lo smartphone come un telecomando.
UI Experience
Lo smartphone è animato dalla interfaccia Miui di Xiaomi, un ambiente software continuamente migliorato nel tempo e ricco di funzioni. Giunta alla versione 13, la Miui va a potenziare Android 12. L’ultimo aggiornamento include uno storage più veloce, maggiore efficienza dei processi in background, elaborazione più smart e maggior durata della batteria. Nuove funzionalità nell’esperienza avanzata includono quelle proprietarie di Xiaomi come Liquid Storage, Atomized Memory, Focused Algorithms e Smart Balance.
La fotocamera di Xiaomi 12 Pro
Il reparto fotografico è quello in cui Xiaomi punta per fare a differenza. Le scelte dell’azienda cinese appaiono precise sia dal punto di vista del design sia da quello ottico. Il camera bump è stato rivisto e reso geometricamente più razionale (anche in virtù della presenza di un obiettivo principale nettamente più grande degli altri), con le ottiche inserite in un’isola rettangolare elegante e ben integrata con il resto del corpo. La soluzione ci è piaciuta.
Sul fronte fotografico, invece, ci sono tre sensori da 50 Megapixel: il principale è un grandangolo (ultra large) di Sony (IMX 707) molto luminoso (f/1.9), abbinato a un ultra wide f/2.2 e a un sorprendente tele da 48 mm equivalenti. La scelta è stata quella di avere una focale non eccessivamente “tirata”, con zoom ottico massimo a 2X, per un obiettivo luminoso (f/1.9) e preciso. Si arriva a 20X in digitale.
I risultati dei nostri scatti mostrano un chiaro e netto miglioramento delle capacità fotografiche del top di gamma di Xiaomi soprattutto nel “punta e scatta”, con una crescita a 360 gradi che va dalla qualità delle ottiche alla gestione software della sezione, passando per un più evouto intervento dell’intelligenza artificiale. A tale proposito, l’AI che gestisce la modalità notturna, con tecnologia proprietaria di Xiaomi, è il miglior complimento al funzionamento dello scatto automatico. I risultati ottenuti di notte con quest’ultimo sono stati quasi sempre di pari qualità rispetto a quelli realizzati con l’intervento della fotografica computazionale. La Night Mode funziona con tutte le focali.
Capitolo selfie: buone le immagini catturate dal sensore da 32 Megapxiel quando si utilizza la funzione automatica, mentre la modalità ritratto, che sfuoca lo sfondo, tende spesso a sovraesporre le alte luci alle spalle del soggetto (come potete vedere nell’immagine qui sotto realizzata, con e senza la modalità ritratto). È questo l’unico appunto che si può rivolgere alla fotocamera dello Xiaomi 12 Pro.
Molto bene anche i video, supportati da più livelli di stabilizzazione: si arriva fino a 8K a 24 fps (ma attenzione perché in questo caso il limite del girato è limitato a 6 minuti), oppure a 4K a 60 fps.
Non mancano numerose modalità tipicamente cinematografiche con cui cimentarsi.
L’audio dello smartphone
Xiaomi ha lavorato in partnership con Harman Kardon per la realizzazione di un quad speaker che rende l’ascolto morbido e piacevole. Qualche perplessità, invece, desta l’audio della capsula auricolare che, in alcune situazioni, ha rivelato qualche inflessione metallica.
Manca, ma non è più una novità per i top di gamma, il jack per le cuffie da 3,5 mm.
Batteria
La batteria è “solo” da 4.600 mAh (sottodimensionata rispetto ai principali concorrenti) ma permette di arrivare tranquillamente a fine giornata anche con usi intesi. Se proprio doveste rimandere a piedi sappiate che lo smartphone supporta la ricarica rapida a 120 W e potrà essere ricaricato al 100% in 18 minuti. La ricarica wireless è da 50W, la reverse charging da 10W.
Gli Awards di Cellulare Magazine
Xiaomi 12 Pro fa incetta dei nostri Awards. Best Display, innanzitutto, per uno dei pannelli più godibili attualmente presenti sul mercato, ricco di personalizzazioni, luminoso e neppure troppo energivoro. Il Best Design va al complesso di uno smartphone bello da vedere, comodo da impugnare (la lavorazione opaca del back cover è convincente) e non troppo ingombrante. Il Photo Award è infine il premio alla migliore sezione imaging mai realizzata da Xiaomi, che compie un grande balzo in avanti rispetto al passato. Meno megapixel strillati ma risultati di scatto a tratti perfetti. Anche il reparto video, con l’8K, è ai massimi livelli.
Il giudizio di Cellulare Magazine: Xiaomi 12 Pro
.Dal processore al pannello, passando per la fotocamera e la sezione di alimentazione, lo Xiaomi 12 Pro tiene altissima l’asticella dell’innovazione, integrando le più sofisticate soluzioni messe a disposizione dalla tecnologia. Il passo in avanti, rispetto alla gamma flagship dello scorso anno è netto e importante. Cresce però anche il prezzo, e ciò conferma l’obiettivo di Xiaomi di portare il brand in una fascia di mercato in grado di generare maggior valore e, nel contempo, di scrollarsi di dosso l’etichetta di azienda specializzata nel produrre “budget phone”. Se l’intento è questo, la missione è perfettamente riuscita e il 12 Pro rappresenta un veloce cambio di passo. Ora sta all’azienda supportare lo smartphone sul punto vendita, per rendere partecipe quella community con cui il produttore ha sempre tessuto un rapporto particolare, della transizione tecnologica e commerciale. Ma dal lato tecnico, questo dispositivo non ha nulla da invidiare ai top di gamma della concorrenza e si inserisce, fra l’atro, in un ecosistema ricco di prodotti satelliti, con i quali dialogare.
PRO
- Display luminoso e con aggiornamento a 120 Hz
- Fotocamera di eccellente livello
- Ricarica rapida a 120 Watt
CONTRO
- Prezzo alto
- Memoria non espandibile
- Manca il jack per le cuffie da 3,5 mm