Nel corso dell’evento tenutosi oggi a Pechino, e nel corso del quale è stato presentato lo Xiaomi Mi 11, il produttore cinese ha anche lanciato l’ultima versione della sua interfaccia personalizzata, la MIUI 12.5.
Si tratta di un follow-up della MIUI 12 che però porta con sè molti miglioramenti riguardo alla privacy, alla gestione delle applicazioni e delle notifiche.
Xiaomi ha voluto chiarire che, nonostante la numerazione della nuova versione possa far pensare a un aggiornamento minore, in realtà siamo in presenza di una release che rappresenta un importante passo avanti e che sarà presente su tutti i telefoni del brand nel 2021.
Dunque perché non abbinare alla nuova MIUI il numero 13? Alcuni media hanno avanzato l’ipotesi che si possa trattare di un fattore scaramantico. La MIUI 12.5 migliora l’estetica e il design dell’interfaccia: sul palco abbiamo assistito all’immancancanile paragone fra l’interfaccia di Xiaomi e iOS con l’obiettivo di dimostrare come gli effetti di transizione fossero praticamente uguali. Xiaomi ha nuovamente sottolineato di essere l’azienda con il minor numero di app di sistema, rispetto ad Apple, Huawei, Oppo, vivo e Meizu.
Lo sviluppo del back-end ha portato alla riscrittura della struttura principale: ora la MIUI 12.5 utilizza il 20% in meno di memoria e il 25% in meno di energia, mentre l’impiego della memoria in background diminuisce in media del 35%.
Proprio come sulla MIUI 11 e sulla MIUI 12, troviamo un nuovo sfondo dinamico. Si tratta dell’immagine della vetta più alta della Four Sisters Mountain nel Sichuan, in Cina.
Infine, discorso sicurezza: la MIUI 12.5 potrà impedire alle applicazioni di accedere alla posizione, ai dati privati, agli appunti e non salverà password o altre informazioni sensibili. Più di una dozzina di smartphone sono idonei per ricevere la prima “closed beta”, che sarà limitata alla Cina.
Fra i dispositivi deputati troviamo il Mi 10, il Redmi K30,e anche alcuni telefoni di inizio 2019 come il Redmi Note 7 e la gamma Xiaomi Mi 9.