Dopo l’evento di presentazione a Milano, Xiaomi ha invitato i giornalisti di mezzo mondo a Madrid, nella splendida cornice del WiZink Center, uno spazio polifunzionale capace di ospitare migliaia di persone. L’evento di oggi è infatti considerato un Global Product Launch per Xiaomi, una vera prova del nove anche per testare le capacità organizzative dell’azienda cinese. E si comincia. In primis un ringraziamento ai partecipanti, davvero tanti da parte di Wang Xiang, Senior Vice President di Xiaomi.
Xiaomi: la vision
Viene ripetuta come un mantra: prodotti eccezionali a un prezzo giusto. Una filosofia che ha permesso al produttore cinese di guadagnare il 7% del mercato. Negli ultimi 4 anni l’azienda è cresciuta esponenzialmente, arrivando a 15 miliardi di dollari di revenue nel 2017, laddove gli altri big per arrivare a questa cifra hanno impiegato molto di più. Xiaomi in soli 7 anni ha avuto una crescita del 67,5%, più di Alibaba e di tutti gli altri colossi dell’hi-tech. A livello di crescita, infatti, è prima tra le aziende IT e seconda per crescita a livello mondiale.
Xiaomi: il fondatore Lei Jun
A primavera ha aperto in Italia (Milano) il suo primo flagship store e non vende solo telefoni, ma anche accessori, scooter elettrici, purificatori d’aria e perfino bollitori. I negozi hanno un stile molto curato, per certi versi simile a quelli di Apple. A cambiare è però la filosofia. Il fondatore e presidente di Xiaomi, Lei Jun, erroneamente definito come lo Steve Jobs cinese, ha un piano etico molto chiaro. Recentemente ha perfino dichiarato che: “Xiaomi limiterà sempre il margine di profitto del prodotto a un massimo del 5%” promettendo di “offrire prodotti di qualità a prezzi onesti“. È vero, non ci sono garanzie che le promesse verranno mantenute. Ma è pur vero che in passato Lei Jun ha finanziato una start-up per produrre a basso costo un purificatore d’aria per il mercato cinese (dove lo smog è una cosa seria), valore 500 dollari, che viene ora venduto a 105 dollari. Ad oggi Xiaomi è il quarto brand nel mondo, e nella top 5 in 15 Paesi.
Xiaomi MI A2
E finalmente ci siamo. Il primo smartphone presentato è il MI A2, erede del MI A1 che è stato uno degli smartphone più venduti nel mondo. Cominciamo dal design: un corpo unibody in alluminio, leggermente arcuato, con soli 7,3 mm di spessore. Sul retro troviamo un sensore di impronte e una doppia fotocamera da 20+12 Megapixel. La focale è da f/1.75 per entrambi i sensori. Laddove i sensori più diffusi sono da 2.0, 1.75 permette di avere immagini più brillanti in ogni condizione di luce. La connettività è garantita dall’Usb Type-C. Completano la dotazione lo Snapdragon 660 con 6 GB di Ram e 128 GB di storage. Prezzo: 279 euro per la configurazione con 4 GB di Ram e 32 GB di storage, 299 euro per quella con 6 GB di Ram e 128 GB di storage. A bordo AndroidOne.
Xiaomi MI A2 Lite
È il turno del MI A2 Lite, uno smartphone molto simile nell’aspetto al MI A2. Ecco le caratteristiche: display da 5,84 FHD plus, in 19:9 con notch (non presente invece sul MI A2) processore Qualcomm Snapdragon 625, batteria da 4.000 mAh, doppia fotocamera da 12+5 Megapixel e autonomia di due giorni. Prezzo: 189 euro nella versione da 3 GB e 32 GB di storage e 229,90 euro con 4 GB e 64 GB di storage.
A few surprise
L’evento di Madrid non finisce qui. Arrivano infatti anche i gadget elettronici, fiore all’occhiello di Xiaomi. SI comincia con il Mi Robot Builder Rover (79,99 euro), per la verità già visto a Milano. e poi il Mi Electric Toothbrush, lo spazzolino elettronico connesso, con 31 mila vibrazioni al minuto. Fino a 18 giorni con una carica. Costa 29,99 euro.