La rimozione del sensore di impronte digitali su iPhone X e la grande scommessa sul riconoscimento facciale è stata una decisione controversa ma azzeccata. Come spesso capita, è solo questione di tempo prima che i rivali Android inizino a pensare allo stesso approccio. Xiaomi, ad esempio, sembra essere pronta a rinunciare al lettore di impronte digitali e offrire solo il riconoscimento facciale sul suo prossimo top di gamma chiamato Mi 7.
Si tratta solo di rumors ma sembra che Xiaomi stia testando i sistemi di riconoscimento facciale per i propri telefoni con una maggiore attenzione alla sicurezza, soprattutto perché sarebbe l’unico metodo di autenticazione sul dispositivo. Non è noto se l’azienda cinese voglia sviluppare questo sistema internamente o acquisire la tecnologia da un’altra società.
Xiaomi non è la prima azienda che investe nelle funzionalità di riconoscimento facciale, sebbene sia una delle prime che segue le orme di Apple e pensa ad abbandonare completamente i sensori di impronte digitali. Aziende come Huawei e Vivo, ad esempio, stanno esplorando l’idea di incorporare i sensori di impronte digitali sul display nel tentativo di temporeggiare e offrire il riconoscimento facciale in un secondo momento.
D’altra parte, Samsung prevede di mantenere lo scanner di impronte digitali sul retro del telefono alla sua prossima generazione. Rumors vicini alla questione hanno suggerito che i sensori saranno inseriti sotto il vetro del prossimo Galaxy Note 9.
Apple la prima
I sistemi di riconoscimento facciale sono in circolazione da un po’ di tempo ma la tecnologia di rilevamento 3D è stata adottata per la prima volta da Apple su iPhone X. La sicurezza è ovviamente la preoccupazione principale e il sistema stesso di Apple ha dimostrato che è non impeccabile al 100%.