Marissa Mayer di Yahoo

Yahoo! violato di nuovo, 1 miliardo di account hackerati

La californiana Yahoo! è stata nuovamente colpita da un duro attacco hacking che ha coinvolto più di 1 miliardo di account utenti, il doppio di quanto fece registrare la scorsa violazione avvenuta nel mese di settembre.

L’hack non è recente e risale al mese di agosto 2013. Tra i dati rubati troviamo i nomi degli utenti, indirizzi email, numeri di telefono, date di nascita e password criptate attraverso uno strumento di crittografia chiamato MD5 che secondo gli esperti di sicurezza informatica non è infrangibile ma richiede solo tanta pazienza.

“Yahoo sta informando gli utenti potenzialmente interessati e ha adottato misure per proteggere i loro conti, comprese le richieste agli utenti di cambiare le password”, ha riferito la società in un comunicato. Tuttavia, i codici delle carte di credito non dovrebbero essere a rischio.

Tra le vittime ci sono anche 150.000 email di dipendenti del governo degli Stati Uniti e militari di vari gradi. Dati che possono rappresentare una seria minaccia alla sicurezza nazionale secondo quando riferito da Bloomberg.

La violazione è un altro duro colpo per il CEO Marissa Mayer, in Yahoo nel 2012 dopo un importante passaggio di consegne. L’ex dirigente di Google è stata accusata di non essere stata in grado di ristrutturare Yahoo, portando una ventata di mobile con il restyling di tutte le app ma incapace di produrre ricavi oltre ai business già esistenti.

Ora il problema principale è quello delle vendita al colosso delle telecomunicazioni Verizon che lo scorso luglio ha accettato di acquistare la società per 4,8 miliardi. L’affare, vicino alla chiusura, è slittato dopo il primo hacking di settembre.

”Siamo convinti del valore di Yahoo e continuiamo a lavorare per l’integrazione con Verizon” ha detto un portavoce di Yahoo! mercoledì.

A proposito della vendita, Verizon ha rilasciato una dichiarazione senza però sbilanciarsi sull’acquisizione: “Come abbiamo detto insieme, valuteremo la situazione così come Yahoo continua la sua indagine”.