E’ in fase di sviluppo ZeroPhone, un interessante telefono open source che verrà venduto ad appena 50 dollari (circa 43 euro). Ovviamente non reggerà il confronto con gli smartphone super-sofisticati del mercato, ma non è questo l’obiettivo degli ideatori del progetto presentato su Crowd Supply, la piattaforma che aiuta la raccolta fondi.
ZeroPhone, il progetto
ZeroPhone non sarà uno smartphone e non farà foto. Sarà, invece, un telefono costruito intorno a una scheda Raspberry Pi, che adopera come sistema operativo Linux, con un display Oled da 1,3 pollici con risoluzione di (appena) 128×64 pixel. La connettività, al momento del lancio, supporterà soltanto le SIM 2G, mentre l’accesso alle reti 3G e 4G sarà disponibile successivamente, in una seconda fase. La dotazione hardware sarà equipaggiata di una porta mini-HDMI, una USB 2.0, a cui sarà possibile collegare un mouse o una tastiera, e un jack per gli auricolari. Le caratteristiche saranno, sì, basiche, a fronte però di un costo di solo 50 dollari, circa 43 euro.
ZeroPhone, smontabile e riparabile
La caratteristica clou di ZeroPhone sarà la semplicità con cui l’utente potrà ripararlo. Perché i componenti scelti sono tutti standard e reperibili sul mercato senza alcuna difficoltà. Con altrettanta semplicità potrà (divertirsi a) modificarlo. Chi ha dimestichezza con gli strumenti informatici si potrà infatti cimentare nell’aggiunta di una fotocamera Pi da 5 o 8 Megapixel, di un ricevitore a infrarossi o Gps oppure di uno slot per schede micro SD. «Questo dispositivo – ha spiegato l’ideatore nella presentazione del progetto – è user-friendly e avrà le caratteristiche tipiche di un telefono, ma offrirà anche funzionalità avanzate. Si potrà modificare a seconda delle specifiche esigenze e questo sarà utile e interessante sia per gli utenti sia per i programmatori. Proprio per questo è realizzato con componenti disponibili ovunque».