Una lunga lettera firmata da Mark Zuckerberg. Facebook lancia così il suo manifesto per un’umanità unita, in grado di superare le divisioni e i particolarismi tipici del nostro tempo.
Zuckerberg apre il suo scritto con una domanda: stiamo costruendo il mondo che tutti noi vogliamo? Un tema difficile, soprattutto in concomitanza con il netto cambiamento dello scenario politico americano.
Secondo il fondatore di Facebook, le più grandi opportunità dell’umanità sono oggi globali. Diffondere la prosperità e la libertà, promuovere la pace e la comprensione, sollevare le persone dalla povertà e accelerare il progresso scientifico. Sfide che necessitano di risposte globali. Il progresso richiede la costituzione di una comunità globale.
Proprio quello su cui Facebook sta cercando di lavorare. Negli ultimi dieci anni, il social network più famoso del mondo ha messo in collegamento persone, amici, famiglie. Il prossimo obiettivo sarà sviluppare le infrastrutture sociali per la comunità.
Facebook: gli obiettivi per la comunità
Zuckerberg cita alcuni obiettivi che il suo social dovrebbe aiutare a raggiungere: costruire comunità solidali, garantire maggiore sicurezza, costituire un aiuto nei momenti di crisi, dare una voce a tutti e impegnarsi per una corretta comunicazione.
Dichiarazioni che assumono una valenza ancora più forte, proprio in un momento in cui Facebook è accusato di un’insufficiente sorveglianza dei contenuti di alcune pagine e gruppi.
Il ruolo di Facebook – chiosa Mark Zuckerberg – dovrà sempre più essere quello di amplificare gli effetti positivi della libera opinione e mitigare le aree in cui la tecnologia e i social media possono contribuire alla divisione e all’isolamento.
Un manifesto condivisibile, ma che è atteso ora alla prova dei fatti.